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No alla gestione “Top Down”

Ricordi la vita prima degli smartphone? Prima di essere connesso da qualsiasi luogo, non solo vocale ma anche su Internet, per leggere le ultime informazioni, le tue email, il resto del tuo programma quotidiano?

Ognuno di noi ha già sentito il vuoto siderale che segue nel momento in cui ci rendiamo conto di aver appena dimenticato il nostro smartphone o addirittura di averlo perso.

Non è tanto averlo perso che ci fa prendere dal panico, ma non avere più tutte le informazionimemorizzate e che sono diventate essenziali per la nostra attività.

All'interno delle aziende, un sentimento simile può prevalere tra alcuni dipendenti.

Non perché abbiano perso lo smartphone ma perché si sentono come se avessero perso tutti i cuscinetti che consentono loro di essere efficaci nelle loro attività quotidiane.

Quindi perdono anche la fiducia in se stessi e si sentono letteralmente abbandonati.

Quando l'imprenditore si muove velocemente, non sempre misura il disagio che paralizza alcuni dei suoi dipendenti. Potrebbe persino arrabbiarsi per la loro mancanza di efficienza maledicendo la loro riluttanza al lavoro, arrivando al punto di considerarle erbacce. Prima di prendere decisioni drastiche, perché non iniziare ponendo loro due domande: "Pensi che la tua attività abbia a cuore i tuoi migliori interessi" e "Vieni a lavorare ogni mattina pensando ai migliori interessi dell'attività"»? Naturalmente, prendersi cura degli altri richiede tempo. Ma se vuoi che i tuoi dipendenti rispondano sì alla seconda domanda, devono aver risposto sì anche alla prima. La maggior parte delle persone vuole fare un buon lavoro in un ambiente di fiducia reciproca. Se, per massimizzare i risultati, il leader aziendale ignora i sentimenti dei suoi team e non li tratta con rispetto, corre il rischio di amareggiarli e distruggere il funzionamento della sua attività con la stessa rapidità con la diffusione di un virus in un PC.

La cosa migliore, man mano che la tua organizzazione cresce, è evitare la gestione dall'alto e sostituirla con una gestione proattiva. In questo modo, in uno scambio permanente tra tutti i membri della vostra squadra, non ci sarà più nessun abbandono, perché tutti si metteranno in gioco e chi non lo farà se ne andrà da solo molto velocemente.

Il tuo ruolo di attore nello sviluppo svanirà gradualmente a favore di quello di leader il cui unico obiettivo sarà quello di far avanzare instancabilmente le donne e gli uomini della tua azienda verso la visione che avrai condiviso con loro.